L’altro mondo – piccole storie di cambiamento

Il pubblico scrive, sogna, condivide. La pièce è un viaggio in cui gli spettatori e le loro percezioni dei temi ambientali diventano centrali rispetto alla rappresentazione.

Nella prima fase dello spettacolo le persone scrivono le proprie percezioni sui temi proposti, che verranno poi elaborate e restituite più tardi. Si entra poi nell’ “Altro mondo”, trasposizione teatrale dell’omonimo libro di Fabio Deotto, che ha viaggiato per due anni da un estremo del mondo all’altro raccogliendo testimonianze dirette in merito alla crisi climatica. Luoghi che diventano simbolo di un mondo che l’essere umano si ostina a voler mantenere inossidabile, ma che ormai non esiste più.

Lo spettacolo è supportato dal CNR, che si occupa di attivare i propri presidi territoriali per individuare le specifiche criticità dei singoli territori e per creare una rete diffusa che favorisca l’incontro fra il progetto artistico e i luoghi in cui verrà ospitato.

Da un’idea di: Daniele Ronco e Luigi Saravo
Drammaturgia: Daniele Ronco, tratto da “L’altro mondo” di Fabio Deotto
Con: Daniele Ronco e Luigi Saravo (in qualità di dramaturg e facilitatore)
Regia: Luigi Saravo
Scene: Massimo Voghera con la collaborazione di Roberto Leanti e Piero Ronco
Assistente scenografa: Luna Iemmola
Costumi: Teresa Musolino
Luci: Davide Rigodanza
In collaborazione con il CNR

Presentazione

Ma cos’è “L’altro mondo”?
Lo spettacolo si pone l’obiettivo di ribaltare il rapporto fruitore-rappresentazione andando a costruire un percorso dove gli spettatori e le loro percezioni dei temi ambientali diventano il centro della rappresentazione.
È un progetto che utilizza la performance artistica e lo storytelling per monitorare le impressioni delle criticità ambientali di un territorio coinvolgendo i cittadini ed elaborando soluzioni attraverso un percorso partecipativo di co-creazione.
Parallelamente alla performance realizzata con il contributo degli spettatori lo spettacolo vede la collaborazione con Fabio Deotto, un autore che ha dedicato anni di ricerca sulla crisi climatica. La parte centrale dello spettacolo, infatti, sarà la trasposizione teatrale del libro intitolato “L’altro mondo – la vita in un pianeta che cambia”. Il libro è incentrato sul viaggio durato due anni che ha visto Fabio spostarsi da un estremo del mondo all’altro per incontrare testimonianze dirette in merito alla crisi climatica.
Nello spettacolo sono narrate le tappe più significative di questo viaggio, i luoghi scolpiti nell’immaginario collettivo come paradisi terrestri: le Maldive, New Orleans, il villaggio di Babbo Natale e Venezia. Luoghi che diventano simbolo di un mondo che l’essere umano si ostina a voler mantenere inossidabile, ma che ormai non esiste più. 
Lo spettacolo, nel viaggio che affronterà durante il suo tour, avrà la collaborazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma – partner di progetto), che si impegnerà ad attivare i propri presidi territoriali per individuare le specifiche criticità dei singoli territori e per creare una rete diffusa che favorisca l’incontro fra il progetto artistico e i luoghi in cui verrà ospitato.

Cast

Daniele Ronco

Nel 2011 ottiene il diploma di attore di prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Il suo percorso formativo è arricchito da numerosi stages teatrali tenuti da professionisti del settore, tra i quali: Ron Gilbert, Anthony Caldarella, Sabrina Bertaccini, Emiliana Perina, David Callahan, Stefania De Santis, Alessandra Frabetti, Peter Stein, Giuliana Soldani, Massimo Sceusa, Gabriele Tesauri, André Casaca, Riccardo Bellandi, Vittorio Franceschi, Marco Cavicchioli, Renata Palminiello, Paola Tortora. Per il teatro lavora con diversi registi, tra i quali: Renata Palminiello, Vittorio Franceschi, Gabriele Tesauri, Giordano Amato, Gabriele Mazzucco, Fulvia Roggero, Carlo Roncaglia, Riccardo Bellandi. Per il cinema e la tv lavora con diversi registi, tra i quali: Paolo Severini (“Hit Science”), Marco Bellocchio (“Vincere”), Yuri Storasi (“Ekaterina”), Luca Ribuoli (“Un marito di troppo”; “Questo nostro amore”), Takashi Minamoto (“Il minestrone di Alida”). Dal 2015 nasce un forte sodalizio con la band Kachupa per la quale dirige e interpreta il videoclip del singolo “Le strade vuote della notte”. Nel 2016 recita nella fiction diretta da Riccardo Donna “Sulla strada di casa” ed interpreta il protagonista Felice Filippi nel docufilm “’78 – vai piano ma vinci” presentato al Torino Film Festival 2017 e inserito nella cinquina dei David Donatello 208 (sez. Documentari). Nel 2017 riceve il Premio “Le strade degli altri” per il testo Chaos-Humanoid B12 e vince il concorso “Actors and Poetry Festival” nella sezione doppiaggio. Nel 2019 è ideatore di Teatro a Pedali™ . (  sito web personale )

Anno di nascita: 1984
Città: Torino
Ruolo nella compagnia: Il diplomatico; tra i mulinelli di Costanza e la meticolosità di Jacopo… ogni tanto tocca una sana mediazione!
Libro del cuore: Il visconte dimezzato” di Italo Calvino
A quale film avresti voluto prendere parte: “Batman” di Tim Burton e “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan. Farei carte false per pescare il Joker!
La canzone che canti sotto la doccia: “I walk the line” di Johnny Cash, e la testa va nel Tennessee…
Se fossi un animale: Un lupo… un animale da branco e allo stesso tempo solitario
Cibo al quale non sai dire di no: Vegan!
Lo sport nel tempo libero: Tennis. Entrando in campo, con gli spalti vuoti, non riesco a fare a meno di emulare le urla della folla che mi acclama, a cui rispondo con saluti calorosi sentendomi per un attimo Djokovic. Quella sensazione purtroppo dura poco, chissà perché?!
Gesto scaramantico prima di entrare in scena: Sono come Nadal nel tennis, faccio prima a dirvi quello che non ho!

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