Un pianeta ci vuole
Lo spettacolo è diviso in tre capitoli, che secondo la scienza sono i cardini per tre capisaldi costruire un futuro sostenibile: alimentazione, trasporto e sovraffollamento. In una scena spoglia e ridotta all’essenziale troviamo Pino, un muratore che ama la vita senza farsi troppe domande, un uomo semplice, curioso ed istintivo. Il protagonista viene interrotto in situazioni di vita quotidiana da una voce fuori campo, un deus ex machina, che lo riprende per la sua condotta. Una voce che diventa corpo e che attraverso tre racconti riguardanti un futuro distopico mostra a Pino un’alternativa al suo modo di affrontare il presente.
Di e con: Daniele Ronco e Ugo Dighero
Genere: Teatro di narrazione “eco sostenibile”
Durata: 60′
Cast
Daniele Ronco
Nel 2011 ottiene il diploma di attore di prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Il suo percorso formativo è arricchito da numerosi stages teatrali tenuti da professionisti del settore, tra i quali: Ron Gilbert, Anthony Caldarella, Sabrina Bertaccini, Emiliana Perina, David Callahan, Stefania De Santis, Alessandra Frabetti, Peter Stein, Giuliana Soldani, Massimo Sceusa, Gabriele Tesauri, André Casaca, Riccardo Bellandi, Vittorio Franceschi, Marco Cavicchioli, Renata Palminiello, Paola Tortora. Per il teatro lavora con diversi registi, tra i quali: Renata Palminiello, Vittorio Franceschi, Gabriele Tesauri, Giordano Amato, Gabriele Mazzucco, Fulvia Roggero, Carlo Roncaglia, Riccardo Bellandi. Per il cinema e la tv lavora con diversi registi, tra i quali: Paolo Severini (“Hit Science”), Marco Bellocchio (“Vincere”), Yuri Storasi (“Ekaterina”), Luca Ribuoli (“Un marito di troppo”; “Questo nostro amore”), Takashi Minamoto (“Il minestrone di Alida”). Dal 2015 nasce un forte sodalizio con la band Kachupa per la quale dirige e interpreta il videoclip del singolo “Le strade vuote della notte”. Nel 2016 recita nella fiction diretta da Riccardo Donna “Sulla strada di casa” ed interpreta il protagonista Felice Filippi nel docufilm “’78 – vai piano ma vinci” presentato al Torino Film Festival 2017 e inserito nella cinquina dei David Donatello 208 (sez. Documentari). Nel 2017 riceve il Premio “Le strade degli altri” per il testo Chaos-Humanoid B12 e vince il concorso “Actors and Poetry Festival” nella sezione doppiaggio. Nel 2019 è ideatore di Teatro a Pedali™ . ( → sito web personale )
Anno di nascita: 1984
Città: Torino
Ruolo nella compagnia: Il diplomatico; tra i mulinelli di Costanza e la meticolosità di Jacopo… ogni tanto tocca una sana mediazione!
Libro del cuore: Il visconte dimezzato” di Italo Calvino
A quale film avresti voluto prendere parte: “Batman” di Tim Burton e “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan. Farei carte false per pescare il Joker!
La canzone che canti sotto la doccia: “I walk the line” di Johnny Cash, e la testa va nel Tennessee…
Se fossi un animale: Un lupo… un animale da branco e allo stesso tempo solitario
Cibo al quale non sai dire di no: Vegan!
Lo sport nel tempo libero: Tennis. Entrando in campo, con gli spalti vuoti, non riesco a fare a meno di emulare le urla della folla che mi acclama, a cui rispondo con saluti calorosi sentendomi per un attimo Djokovic. Quella sensazione purtroppo dura poco, chissà perché?!
Gesto scaramantico prima di entrare in scena: Sono come Nadal nel tennis, faccio prima a dirvi quello che non ho!
Ugo Dighero
Ugo Dighero si diploma nel 1982 presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova. Tra gli insegnanti ricordiamo Gian Maria Volontè e Marcello Bartoli. Col regista Mario Jorio fonda la compagnia “Oltre l’immagine” presente alla Biennale di Venezia nel 1985 con lo spettacolo “Che ci sta a fare qui una porta”. Nel 1985 comincia la lunga collaborazione col Teatro dell’archivolto e con il regista Giorgio Gallione. Nel 1992 inizia la sua avventura televisiva in “Avanzi” e “Tunnel” insieme al gruppo dei Broncoviz, coi quali realizzerà “Holliwood party” per RAI 3 sempre come attore-autore. Nel 1998 comincia la sua collaborazione con la Gialappa’s Band con “Mai dire gol” e nello stesso anno apparirà nel serial “Medico in famiglia“. Tra le altre serie realizzate ricordiamo “RIS, delitti imperfetti“. Nelle miniserie “Brancaccio” e “A voce alta” per RAI 1 indosserà i panni di personaggi realmente vissuti: Don Pino Puglisi ed Emanuele Cirinnà.